giovedì 9 luglio 2009

oceanic 8 - gioco di specchi.

esco dalla foresta viola.
sono arrivato.
ti sono davanti e dietro.
fa caldo, il tuo trucco si scioglie.
per te e per l'occasione,mi sono vestito a festa,come una puttana da saloon,con il trucco giusto.
per il tuo arrivo,e in tuo onore ho piantato 1000 specchi sulla collina.
sono venuto,incontro a te,dolce amica,dolce morte.
mi dici che vuoi essere la mia amante,e che mi vuoi portare lontano.
sole che acceca,che scioglie il male,ma serve,alimenta le illusioni.
sai morte ti stimo,ma non mi fai paura.
respiro l'oceano,vivo di trucchi,di giochi,di illusioni.
mi avvicino a te,piano.
vuoi sapere degli specchi,beh,semplice,sono di benvenuto,rappresentano il nuovo corso,ma servono per vedere noi,in questo unico incontro.
ora mi vedi bene,ti sono davanti.
parla morte,sei qua per me, o no?
si ma non capisco,io sono la morte,e la mia immagine è giusto che non sia riflessa dentro gli specchi,ma tu,semplice,io non sono Più di questo mondo,è per questo che non vedi la mia immagine riflessa,sono già morto.
capisco,viaggio a vuoto,eh,si, torna da dove sei venuta,non tornare Più da me.
sei simpatica dentro il tuo vestito nero.
addio achab,addio morte.
la guardo andare via,davanti la morte,dietro la vita,la mia.
ora devo andare a togliere l'illusione, fatta alla morte,1000 tavole di legno,e molti metri di stagnola,illusione riuscita.
come oceano che non si ferma mai,io continuo il mio viaggio,vincente nella sfida con la morte,io non mi fermo.(dedico il mio scritto,a lei,dolce presenza della mia foresta viola.)

sabato 4 luglio 2009

oceanic 7.

sospeso,mi tengo a un filo,nel vuoto.
sensazione di onnipotenza.
sospiri e gemiti nel letto,di un fantasma,perso.
albero di maestra,domino il mondo,dall'alto.
percezione dell'essere,in moto ondoso.
onde che frustano, il mio sentimento per lei,come gabbiani in picchiata senza ritorno.
i demoni danzano nella mente schiusa.
come per magia,in un orgia,senza corpi,ma di anime.
volteggiano in un amplesso cosmico,senza vertigine.
ombre penetrano il chiarore eterno,nell'interno,scavano,limano,puliscono,i dubbi,i rancori,l'odio.
scendo,essere speciale,dea,davanti a te sono piccolo.
perla magica,occhi che deflorano e smuovono,un guerriero con le sue ferite.
ferite dentro l'anima,e sulle braccia, tatuaggi,di fiori e draghi,sanguinanti.
ho conosciuto la paura, la tenevo per mano,ci siamo lasciati,ora siamo buoni amici.
come oceano che vive e penetra la morte,io accetto la sfida.
(dedico il mio scritto a una persona speciale.)