guardo un po stranito questa umanità,che passa,sale,scende,come onde.
onde di tristezza,onde di passione.
salivi, il tuo vestito bianco,la luce del sole baciava i tuoi capelli,i miei occhi feriti dalla tua verità.
fantasmi disturbano il mio percorso.
bambini,saltano,giocano,ridono.
cosa hanno fatto alla nostra madre terra.
un suono dolce mi fa capire che se voglio,l'invisibilità è possibile.
scendevi, i tuoi occhi sono coltelli dentro al mio cuore.
eri una principessa di bianco vestita.
Bella metafora: l'umanità come onde di un grande mare interiore che, nonostante il senso di estraneità che ti assale, appartiene anche a te.
RispondiEliminamolto bene, grazie e buona domenica.
RispondiEliminami piace pensare che questo potrebbe essere l'incipit di un libro .... potresti provarci ;)
RispondiEliminamah forse un giorno,grazie e buona domenica.
RispondiEliminaBello il tuo spazio...buona Domenica:)
RispondiEliminagrazie, mi sento lusingata, davvero.
RispondiEliminaSono senza parole, davvero.
Wow,che bella sorpresa.
grazie di cuore.
Magari potessi avere un uomo come te!!cosa potrei chiedere di più alla vita?
per fortuna che ci sei te.
un bacio azzeccoso.
E' così bello ciò che hai scritto che ho deciso di postarlo sul mio blog.
RispondiEliminati abbraccio e ti bacio
Ciao, bel blog
RispondiEliminagrazie anonimo,un saluto a tutte e tutti.
RispondiEliminaScalinata di Trinità dei Monti?
RispondiEliminafossi romano?
ma no...non è possibile...no no....
no non sono romano,sono di genova.
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